OnlyFans, il nuovo social senza censura. E’ esploso, soprattutto, tra pandemia e lockdown, ma di cosa si tratta e come funziona? Il meccanismo è semplice: non c’è censura e quindi qui vengono condivisi anche foto e video di nudo (e non solo), ad alto contenuto erotico.
OnlyFans è una piattaforma di intrattenimento nata nel 2016 a Londra. Oggi conta oltre 85 milioni di utenti registrati (di cui un milione sono creator) e nel 2020 ha generato 2 miliardi di dollari in vendite di cui ha trattenuto circa il 20% come riporta Bloomberg. Per vederli bisogna pagare un abbonamento a chi li posta. Perché guardarli qui? La caratteristica è che sono “esclusivi”, cioè non si trovano altrove. Non solo, possono essere anche fatti su richiesta tra aste, mance e messaggi privati degli utenti, da cui passano i contenuti più “preziosi” e su misura (piedi compresi). C’è anche chi paga per l’intimo usato o solo per fare una chiacchierata.
Arrivano da personaggi famosi, come la pornostar Malena, il pluri campione mountain biker italiano Paolo Patrizi, lo spogliarellista Demo, Naomi De Crescenzo, oggi la seconda influencer e streamer più seguita d’Italia sulla piattaforma, la showgirl Elena Morali e la giovanissima, e ormai molto popolare, youtuber, influencer e modella Martina Vismara. Tra le star sul social, ci sono anche la rapper Cardi B che, nel suo stile “a tappeto”, ha avvisato i fan che non posterà contenuti hard, l’attore Michael B. Jordan e la modella ed influencer Bella Thorne, ma anche persone e ragazzi comuni.
In teoria, si possono mostrare a pagamento contenuti inediti, contenuti che non ci sono su nessun altro social. Per esempio: ci sono molti cuochi che qui pubblicano ricette segrete che sulle altre piattaforme non metterebbero, oppure YouTuber che mettono dei video commenti sportivi pubblicando la loro recensione: ovviamente per vedere tutto questo le persone devono iscriversi e pagare. Poi, contenuti hot, hard o porno addirittura.
OnlyFans, oltre alla finalità di partenza di mettere in contatto le celebrities coi loro fan, si sta ampliando sempre di più: in particolare, la mancanza di policy specifiche come quelle di Instagram che ha reso più “stretta” l’osservazione che il canale fa nei confronti dei propri utenti, che spesso vengono bannati o segnalati, ha permesso di portare avanti le attività anche durante la pandemia dei sex worker, che hanno trovato grande spazio e seguito sul canale. Su Instagram, infatti, per chi pubblica contenuti “al limite” delle loro policy si è in “shadow ban” (letteralmente «ban ombra»), ovvero un’azione di moderazione che consente di nascondere un determinato utente da una comunità online, oppure di rendere invisibili i contenuti da lui pubblicati ad altri utenti.
Il rischio maggiore è che chi illegalmente scarica il tuo video, potrebbe farlo girare su Telegram, ad esempio, che rende impossibile rintracciare chi lo fa, e rende impossibile far rimuovere i contenuti rubati, perché tutela su tutto la privacy di chi condivide quei contenuti, senza tutelare, in casi specifici, una persona che ha subìto un danno. Pertanto, tutti i contenuti che vanno su OnlyFans, anche quelli privati e da sbloccare, dal primo giorno possono diventare di dominio pubblico. La figura professionale del content creator, insomma, deve essere in pace con se stesso.
Su OnlyFans non si guadagna solo dagli abbonamenti, ma si possono fare contenuti da sbloccare in privato nel senso che, chi vuole vedere un certo contenuto, paga e lo sblocca, con la cifra che viene chiesta. Le statistiche interne fanno anche vedere chi lo sblocca, e hai una buona visibilità sulle azioni di chi ti segue: quindi creando una strategia di marketing, si può arrivare a guadagnare bene. Però, per avere successo occorre avere già una propria fanbase attiva, consolidata anche grazie a Twitch, da trasferire anche qui: se non si ha già un gruppo di fan, non si riesce a riscuotere abbastanza interesse. Le dirette live, poi, permettono ai follower di seguirti da vicino e, in maniera spontanea, questo li fa affezionare.
Tanto per citare alcuni nomi. Attualmente Naomi, l’italiana più seguita su OnlyFans, ha 1400 abbonati, è passata da 2mila al mese a cifre incredibili a 40mila dollari, magari in due mesi, senza mai scendere sotto i 10mila al mese mentre Martina Vismara arriva a guadagnare 100mila dollari al mese. Nel febbraio del 2019, del resto, il New York Times aveva spiegato come OnlyFans stesse cambiando il mondo della pornografia online. Insomma, monetizzare il proprio seguito online è quello che fa “chiunque” abbia un numero consistente di follower, in barba alla censura…?
Sono nata a Modena, correva l’anno 1972, modenese da generazioni (e me ne vanto), ma ligure di adozione dal 2007. La mia Genova, un po’ matrigna. Ti respinge, ma poi ti ama… Ho sempre sognato di fare la scrittrice: ero convinta che quel mestiere mi avrebbe portato a scoprire il mondo. Reporter di viaggi e inviata stampa, per vent’anni, esclusivamente sulla carta stampata, tra premi letterari e il profumo di qualche libro a mia firma. E poi? Un balzo sul digitale, nell’anno bisestile e, dulcis, al tempo del Coronavirus. Amante viscerale degli animali, della natura, del mare, dell’avventura, del viaggiare al di là dei confini del mappamondo per raccontare i veri luoghi e la vera vita della gente del mondo. Appassionata di comunicazione, letteratura di viaggio, sociale, cronaca di vita, fotografia, musica e libri. E di racconti, di storie, di tante storie da raccontare…
Cubhouse, il nuovo social di cui tanto “si parla” e… in cui si parla. Ma come funziona questa “chat audio” del momento?
La nuova app – una sorta di “social web radio” in cui si discute “a voce”, si parla, nel vero senso della parola, all’interno di “stanze” tematiche – che ha da pochissimo iniziato a diffondersi anche in Italia. Clubhouse è stato lanciato per la prima volta su iOS nell’aprile 2020, dalla Alpha Exploration Co. e creato da Paul Davison e Rohan Seth, ma è diventata popolare nei primi mesi della pandemia di COVID-19, specialmente dopo un investimento di 12 milioni di dollari nel maggio 2020.
Numeri che parlano. A dicembre 2020, il social contava circa 600.000 utenti ed era accessibile solo su invito, ad oggi seppur resta la politica dell’accesso su invito gli utenti sono arrivati quasi a 2 milioni a gennaio 2021. Nel gennaio 2021, la società ha annunciato che avrebbe iniziato a lavorare su un’applicazione Android nei mesi successivi, ma non si sa altro. L’applicazione, del resto, è cresciuta notevolmente, come popolarità, grazie ad Elon Musk.
Diversamente da Facebook, e più simile a Twitter, Clubhouse è pensato per conversare di qualsiasi argomento con chiunque, o anche solo per ascoltare altri che parlano. Potrebbe assomigliare a Telegram, se Telegram fosse fatto di soli messaggi vocali, con la differenza che in Clubhouse non c’è nulla di registrato: si parla solo live, chiedendo di intervenire con una simbolica alzata di mano. Al posto dei “canali” di Telegram, però, i gruppi sono chiamati “stanze”.
Il social del momento “non è per tutti”, per ora, in Italia. E’ ancora in una versione di sviluppo e ci si può creare un profilo solo se si viene invitati da un altro utente. Ci si può accedere solo da una app (non dal browser di un computer), e soltanto in inglese, che può essere scaricata solo su iPhone o iPad con sistema operativo iOS 13.0 o più aggiornato. Gli utenti attivi in Italia sono sicuramente più di 50mila.L’app, dopo aver concesso 2 inviti ad ogni utente, ha accelerato ancora di più sui nuovi ingressi, concedendo ulteriori 3 inviti a testa verso una crescita esponenziale.
Che fosse Elon Musk, il guru dell’informatica e della robotica, il fondatore di Tesla e SpaceX, patron di Neuralink, il progetto ambizioso per collegare il cervello umano con l’intelligenza artificiale, e l’inventore di PAY PAL a dettare le tendenze del mondo online si è avuta con Clubhouse, quando lo scorso febbraio ha mandato in tilt la piattaforma dando appuntamento ai suoi numerosi follower di Twitter per parlare, toccando diversi temi e raccogliendo 5.000 persone, ai limiti della capienza consentita. Musk ha parlato della missione per portare l’uomo su Marte, del progetto Neuralink per creare un’interfaccia di connessione tra cervello e macchina, ma anche di Bitcoin, di intelligenza artificiale.
Clubhouse ha invitato col contagocce alcune delle personalità più note dello spettacolo statunitense – tra i primissimi Oprah Winfrey, Drake, Kevin Hart, Chris Rock – oltre a diverse celebrità, vip, influencer, giornalisti, esperti del mondo digitale e personaggi noti – in Italia si sono visti fin dai primi giorni nomi come Fiorello, Michelle Hunziker, Luca Bizzarri, Andrea Delogu e molti altri. Nomi – questi – che hanno senz’altro contribuito all’intrigante e misterioso successo del social.
Se non hai ancora un account richiedi comunque di entrare: i tuoi amici (le persone che hanno il tuo numero in rubrica) potranno farti accedere. Come si entra? Con il numero di telefono, niente mail. Quando ti registri inserisci nome e cognome reali: non potrai cambiarli successivamente, ma c’è la possibilità di inserire anche un nickname. Non è obbligatorio parlare: se sei timido e vuoi semplicemente ascoltare quello che succede nelle varie stanze puoi farlo, entrando ed uscendo a tuo piacimento.
Clubhouse, però, premia l’interazione e gli speaker: chi parla viene visualizzato in evidenza, a seguire nelle stanze appaiono gli amici degli speaker, poi tutti gli altri. Quindi, per farsi notare e acquisire nuovi follower la prima cosa da fare è intervenire e partecipare attivamente alle discussioni. Poi, c’è la bio che ha un ruolo fondamentale: è uno spazio dove puoi scrivere qualsiasi cosa, ma solo le prime 3 righe vengono sempre viste. I link non sono attivi, ma puoi sfruttare i collegamenti a Twitter e Instagram per rimandare gli utenti sugli altri tuoi social.
Il trend “del social del futuro”, però, sembra essere in discesa, evidenziato anche dai dati di Google, che nel corso delle ultime settimane ha registrato un enorme calo nell’interesse dimostrato verso Clubhouse dopo il boom registrato ad inizio febbraio. Oggi? Che fine anno fatto le decine di “room” attive nei primi giorni?
Il social esclusivo “della voce” divide, insomma, tra numeri e tendenze, dubbi e perplessità sulla policy della privacy dei dati, di ieri e oggi: chi è a “caccia” dell’invito, chi, almeno all’inizio, metteva in vendita i propri inviti su Ebay e, dulcis, chi pensa sia già al tramonto…
Sono nata a Modena, correva l’anno 1972, modenese da generazioni (e me ne vanto), ma ligure di adozione dal 2007. La mia Genova, un po’ matrigna. Ti respinge, ma poi ti ama… Ho sempre sognato di fare la scrittrice: ero convinta che quel mestiere mi avrebbe portato a scoprire il mondo. Reporter di viaggi e inviata stampa, per vent’anni, esclusivamente sulla carta stampata, tra premi letterari e il profumo di qualche libro a mia firma. E poi? Un balzo sul digitale, nell’anno bisestile e, dulcis, al tempo del Coronavirus. Amante viscerale degli animali, della natura, del mare, dell’avventura, del viaggiare al di là dei confini del mappamondo per raccontare i veri luoghi e la vera vita della gente del mondo. Appassionata di comunicazione, letteratura di viaggio, sociale, cronaca di vita, fotografia, musica e libri. E di racconti, di storie, di tante storie da raccontare…