Un altro giro intorno al Sole. Un altro
compleanno senza il Sole: tu. Il secondo senza la tua vulcanica presenza, restio ai festeggiamenti qual eri. Ti piaceva fare festa, goderti la vita, ma stare al centro, sotto i riflettori, era concepibile solo per “lavoro”, che poi era una famiglia per te – quel lavoro. Una missione di vita, una delle tue tante talentuose vocazioni. Ricordo il tuo ultimo compleanno, “tutti insieme”, con un velo di
silenziosa malinconia, ma eri felice di quel connubio, insolito e bizzarro, ma alla fine ben riuscito perché il centro eri tu,
Presi, non gli altri.
Un altro giro intorno al Sole
La terra ha fatto
un altro giro intorno al Sole. E io? Ne ho fatti tanti, Presi, da allora, da quel giorno d
i “non ritorno”, ma la sensazione è sempre la stessa: aspettare di vederti, il tuo sorriso, la tua ironia, il tuo raffinato accento calabrese, la tua voglia di vivere così contagiosa, i tuoi instancabili progetti, ogni giorno, e il tuo “ci pensiamo domani, si sistemerà tutto, io ci sono, tranquilla. Siamo una famiglia o no?” Che pace sapevi essere. Eri un Uomo di Pace.
Le zeppole mangiate da sola,
Milady che contempla, eppur serena e curiosa, quella porta ormai da troppo chiusa o aperta a vite ormai estranee alla nostra. Quanti ricordi, sogni, progetti, pezzi di famiglia che abbiamo vissuto, consumato in quella casa. Mai, prima di allora, mi ero sentita a “casa” in quattro mura. Ci ha unito, sempre, un legame profondo che aveva bisogno di essere sancito solo se stesso, senza altri condizionamenti o pretese giuridiche a cui non abbiamo mai dato importanza. “La famiglia si sceglie, nel cuore!” Ti ricordi? Era il nostro patto, quello del cuore, rinnovato di anno in anno.
Buon compleanno Presi
Io ti immagino come in questa foto, con le spalle al mondo, davanti all’oceano, pronto a nuotare una delle tue lunghe traversate e fiero della vita che, tra luci e ombre, hai vissuto, sempre in prima linea, alla grande, col cuore spalancato all’infinito. Sempre pronto a dedicarti a tutti e tutto, a fare
promesse nelle quali credevi, ogni volta, pur sapendo che, alla fin fine, senza di te, il mondo non sarebbe più stato come tu ti ostinavi a viverlo: sempre a colori, sempre con gli occhi da sognatore. Gli stessi che hanno accompagnato il tuo ultimo giro di giostra.
Buon vento sognatore
La tua è stata una vita da sognatore
fino alla fine, un continuo graffiare il cielo con gli occhi per uscire dalla realtà. Sapevi coniugare la concretezza della realtà con il fascino misterioso dei sogni, i tanti che hai realizzato.
I realisti sanno dove stanno andando. I sognatori sono già lì.
Prendi l’orizzonte: è solo una linea immaginaria, ma è da millenni che trasforma i marinai in sognatori.
È per merito dei sognatori come te se anche noi, i disincantati, come me, siamo un po’ meno di pietra e disperati di quanto saremmo senza di loro, senza di te.
Oggi. Continui ad insegnarmi ancora tanto, sapessi. Siamo ancora un esercito di sognatori – noi due –
e per questo siamo invincibili. Per sempre. Milè, Milady e Minou
Sono nata a Modena, correva l’anno 1972, modenese da generazioni (e me ne vanto), ma ligure di adozione dal 2007. La mia Genova, un po’ matrigna. Ti respinge, ma poi ti ama… Ho sempre sognato di fare la scrittrice: ero convinta che quel mestiere mi avrebbe portato a scoprire il mondo. Reporter di viaggi e inviata stampa, per vent’anni, esclusivamente sulla carta stampata, tra premi letterari e il profumo di qualche libro a mia firma. E poi? Un balzo sul digitale, nell’anno bisestile e, dulcis, al tempo del Coronavirus. Amante viscerale degli animali, della natura, del mare, dell’avventura, del viaggiare al di là dei confini del mappamondo per raccontare i veri luoghi e la vera vita della gente del mondo. Appassionata di comunicazione, letteratura di viaggio, sociale, cronaca di vita, fotografia, musica e libri. E di racconti, di storie, di tante storie da raccontare…
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