Forest Bathing nel Parco dell’Antola. Immaginati di camminare scalzo in un bosco o, semplicemente in silenzio, ascoltando il rumore del vento e il profumo della resina su un sentiero che passa in mezzo ad abeti e larici rigogliosi.
Immaginati di toccarne la corteccia ruvida, magari tenendo gli occhi chiusi per poter concentrare meglio l’attenzione sul senso del tatto. Inspira profondamente, aprendo bene il petto.
Al tempo della Covid-19, vi propongo una “fuga” alternativa da questo tempo mutilato, come lo ha definito Adam Zagajewski, poeta polacco scomparso il primo giorno di primavera, nella giornata dedicata alla poesia.
Lo spirito è quello di poter ritrovare pace, armonia e benessere fisico e mentale, ma anche, pur nel rispetto delle misure anti contagio, di riscoprire il piacere di stare insieme e condividere con altre persone momenti unici.
Lungo i dolci pendii del Parco Naturale dell’Antola, un’area naturale protetta che si trova in Liguria e precisamente tra l’entroterra genovese e l’Appennino ligure vero e proprio, fatevi accompagnare da un’esperienza interamente dedicata a sperimentare un profondo stato di connessione con se stessi, con la natura e con gli altri.
Ci si può far accompagnare dall’esperienza di Gianluigi & Lara (prenotazione obbligatoria): telefono +39 347 330 2664 (anche via whatsapp), e-mail o Facebook Forest Bathing Liguria.
Poi, nel B&B Il Castello di Caprile, alle porte del Parco si potrà gustare un ottimo apericena in relax. Per chi volesse proseguire il soggiorno nella suggestiva frazione di Caprile, in provincia di Genova, c’è la possibilità di prenotare anche il pernottamento presso la struttura.
E per i bimbi dai 3 anni in su è organizzato un laboratorio di riciclo creativo in modo da poter partecipare con tutta la famiglia.
Molti studi ormai confermano i benefici che traggono il nostro corpo e la nostra mente nello stare a contatto con gli elementi naturali.
Queste conoscenze sono ben note ai giapponesi, non a caso uno dei popoli più longevi del mondo. Fin dall’antichità, infatti, conservano nel vocabolario e nei gesti, la pratica dello shinrin-yoku, tradotto in occidente come forest bathing.
Tale disciplina insegna a trarre giovamento da attività all’apparenza semplici, come una passeggiata nel bosco, respirando le essenze degli alberi e delle piante, che possono avere effetti rinvigorenti o rilassanti, in base alla loro natura.
Insomma, quest’estate, per trovare ristoro dopo lo stress e la tensione accumulati negli ultimi mesi, in un’Italia scandita dai “colori” di un’emergenza sanitaria, un bagno di bosco nel Parco naturale dell’Antola sarà molto più che fare una semplice passeggiata…
Ogni filo d’erba sembra contenere una biblioteca dedicata alla meraviglia, al silenzio e alla bontà. C’è una gioia nei boschi inesplorati, c’è un’estasi sulla spiaggia solitaria, c’è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo, e c’è musica nel suo boato…
Sono nata a Modena, correva l’anno 1972, modenese da generazioni (e me ne vanto), ma ligure di adozione dal 2007. La mia Genova, un po’ matrigna. Ti respinge, ma poi ti ama… Ho sempre sognato di fare la scrittrice: ero convinta che quel mestiere mi avrebbe portato a scoprire il mondo. Reporter di viaggi e inviata stampa, per vent’anni, esclusivamente sulla carta stampata, tra premi letterari e il profumo di qualche libro a mia firma. E poi? Un balzo sul digitale, nell’anno bisestile e, dulcis, al tempo del Coronavirus. Amante viscerale degli animali, della natura, del mare, dell’avventura, del viaggiare al di là dei confini del mappamondo per raccontare i veri luoghi e la vera vita della gente del mondo. Appassionata di comunicazione, letteratura di viaggio, sociale, cronaca di vita, fotografia, musica e libri. E di racconti, di storie, di tante storie da raccontare…
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